Associazione Piazza San Marco
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20/06/2009

Lettera del Presidente al Gazzettino

Gent.Le Gazzettino, dopo aver letto le parole pronunciate ieri dall’Avv. Pizzigati in merito ai concerti in Piazza San Marco ed alla posizione definita snob di qualche commerciante, mi sento in dovere di replicare, non tanto per volontà polemica ma piuttosto per ribadire e chiarire ai tanti lettori del Gazzettino la linea che l’Associazione Piazza San Marco ha sempre tenuto in merito ai concerti in Piazza. Tale questione potrà apparire secondaria di fronte alla grande problematiche del vivere quotidiano ma in realtà questa vicenda testimonia ancora una volta l’indifferenza che spesso i nostri amministratori comunali dimostrano nei confronti di principi più volte ed in più sedi ribaditi. Veniamo quindi ai fatti: La posizione di critica espressa non è di qualche commerciante, ma bensì dell’Associazione Piazza San Marco che raggruppa circa l’ottanta percento dei negozi della Piazza, oltre a molti illustri soci non commercianti e che negli anni ha sempre testimoniato nei fatti e non nelle parole un attaccamento e amore per quelli che sono i destini di Piazza San Marco, ponendola a più riprese al centro dell’attenzione mediatica per le sue tante problematiche. Quindi ho ritenuto offensive le sue parole, caro Avvocato, perché non danno merito del lavoro e della realtà dell’Associazione che mi onoro di presiedere. La nostra critica nei confronti dei concerti non nasce da alcun giudizio di merito sui singoli artisti, ciò infatti non ci compete, ma piuttosto pone l’accento sulla fruizione della Piazza che vedrà entro breve e per i prossimi quaranta giorni un palco di tubi innocenti montato perennemente. Tutto questo, ci pare evidente, per così dire ingessa un luogo quale l’area marciana che è già perennemente congestionato e soprattutto va a sommarsi ai tanti cantieri aperti, rendendo così Piazza San Marco un puzzle disordinato di strutture provvisorie. Non ci pare questa l’immagine “decorosa” più volte decantata per questa città e più specificatamente per la sua Piazza più simbolica. Agganciandosi poi alle parole di Arrigo Cipriani, riteniamo anche noi che Venezia debba volare più in alto nella sua programmazione culturale e che soprattutto, vista la sua atipicità, debba offrire programmi innovativi ed assolutamente originali. Non si dirà che fare dei concerti nella Piazza principale della città è qualche cosa di originale, visto che tutte le città di Italia presentano questo tipo di avvenimenti estivi. Venezia per noi è altra cosa e la sua Piazza, scusate se sono di parte, vale di più delle tante meravigliose piazza disseminate nella provincia italiana. Oltre a questo e per noi ancora più importante è il fatto che questa volontà di presentare un nutrito cartellone concertistico va in netta antitesi con quanto più volte dichiarato e promesso da autorevoli membri della nostra amministrazione che ponevano un tetto massimo di tre agli avvenimenti da tenersi in Piazza ed una sua occupazione non superiore ai sette giorni. Il tutto era pensato infatti per dare ancora più importanza a quelle serate, facendole così divenire degli appuntamenti rari, ma preziosi che in ottica commerciale potevano portare risultati maggiori in termine economici per i tanti restauri che la Piazza San Marco necessita Per concludere ci piacerebbe che i tanti veneziani che leggono il Vostro giornale comprendessero che la nostra posizione, contrariamente a meri aspetti di bottega, pone l’attenzione sulla nostra Piazza e sulla possibilità che ci viene negata per così tanto tempo di fruirne in tutta la sua impareggiabile bellezza. Cordialmente, Dott. Alberto Nardi Presidente Associazione Piazza San Marco

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